La prosa "scientifica" e la poesia "meravigliosa"

I numeri si riferiscono al libro di testo G.M. Anselmi - C. Varotti, Tempi e immagini della letteratura, vol. 3a-b, Bruno Mondadori,  2003. 

 

percorso

testi

approfondimenti

1. Galileo e la prosa scientifica

Nel tardo Cinquecento e il Barocco si assiste ad un periodo di contrasti: religione vs società; filosofia della natura vs nuova scienza, ragion di stato vs  diritto naturale. Il tutto all’insegna di quello che si potrebbe definire una “perdita del centro”.

L’esigenza comune è quella di mettere in discussione i fondamenti del sapere aristotelico-tomistico. Ciò ha enormi conseguenze soprattutto in ambito scientifico, come si può vedere dai testi di F. Bacon e R. Cartesio.

Tra le figure più importanti del periodo spicca senza dubbio quella di Galileo Galilei. In questa sede, più che lo scienziato, ci interessa lo scrittore, in particolare le sue scelte linguistiche (volgare vs latino, rinnovamento della lingua e sua risemantizzazione) e testuali (lettera, dialogo).

2. La nuova storiografia: Paolo Sarpi

Sulla scia del pensiero storico-politico di un Machiavelli e di un Guicciardini, P. Sarpi. nella sua opera, egli intende mostrare come il Concilio di Trento rappresenti il culmine della corruzione della Chiesa cattolica, il tutto all’insegna del pessimismo moralistico, come si può vedere dai due brani in analisi.

 

3. La poesia barocca tra “brivido” e “meraviglia”

“È del poeta il fin la meraviglia”: questo può essere il motto che sintetizza la poetica barocca: superata l’idea classica di arte come imitazione della natura, basata sull’equilibrio e la verosimiglianza, si ricerca una novità espressiva capace di cogliere la contraddittorietà del reale. Lo strumento privilegiato è la metafora, figura teorizzata da E. Tesauro.

Poeta barocco per eccellenza è G.B. Marino, prototipo di intellettuale seicentesco, eccessivo nella vita come nella poesia.

Al petrarchismo si sostituisce il marinismo, una poetica fatta di temi stravaganti, ma non priva di tematiche esistenziali, quali il senso della provvisorietà e l’illusorietà del reale, la morte, il gusto del macabro.

 

4. I corpi e le cose: sensualità barocca, estasi mistica

Una caratteristica fondamentale della cultura barocca è il rilievo dato alla sfera dell'esperienza e al mondo dei sensi. Il nuovo valore riconosciuto alla realtà fisica è in parte dovuto all'indagine scientifica, in parte è una conseguenza della capacità tipicamente barocca, di mettere in discussione i modelli di spiegazione dei fenomeni (sociali, economici, naturali e più in generale antropologici) ereditati dai secoli precedenti.

 

5. La prosa filosofica dell’Illuminismo

“Inventato” nel Seicento come forma popolare, il romanzo illuministico diventa lo strumento per far circolare le nuove idee al di fuori della cerchia degli specialisti. Si tratta di un fenomeno soprattutto inglese e francese. Nascono così nuovi generi romanzeschi: il conte philosophique (Montesquieu, Voltaire), il romanzo esotico (Bernardin de saint-Pierre), il romanzo epistolare (Cholderos de Laclos), il romanzo libertino (De Sade), l’antiromanzo (Sterne, Diderot).

 

 

 

 

 

F. Bacone, La critica degli "idoli"

Cartesio, Il nuovo metodo

 

 

Galileo, Il "grandissimo libro" dell'universo

La verità della natura e il testo della Bibbia (p. 292)

 

 

Sarpi, Il programma dell'opera (Istoria del concilio tridentino) (p. 342)

 

 

 

 

E. Tesauro, La metafora (p. 197)

 

 

 

 

Marino

 

Altri poeti

 

 

 

 

F. de Quevedo, L'amore comunicato attraverso gli occhi;

G. F. Busenello, Il trionfo dei sensi; J. Donne, La fisicità dell'amore mistico; M. M. de' Pazzi, L'allucinazione interiore; J. de la Cruz, Il matrimonio mistico

 

 

 

Voltaire, Prime avventure di Candido (p. 521); Che cos'è la virtù (p. 526). Rousseau, L'ultimo saluto (p. 528); Un'educazione naturale (p. 531)

 

 

 

 

La storia (p. 8ss.)

La cultura (p. 14ss.)

 

 

 

 

 

 

Galileo: il nuovo metodo scientifico (p. 282)

 

 

 

 

La politica e la storia (p. 334)

Dalla dissimulazione all'utopia (p. 336)

 

 

 

Tra classicismo e concettismo (p. 40ss.)

Aristotelismo e retorica (p. 188)

 

 

La poesia barocca (p. 44ss.)

 

 

 

 

 

Una nuova percezione sensoriale (p. 110ss.)

L'esperienza mistica (p. 122ss.)

 

 

 

 

 

Voltaire e Rosseau (p. 513ss.)

Il romanzo in Inghilterra (p. 485ss.)